Carla Mastrantonio, di nuovo alla guida del più grande sindacato pensionati del territorio, nella sua articolata relazione ha toccato tutti i temi più stringenti della politica nazionale e del territorio. “La sanità è uno dei capitoli fondamentali del documento congressuale della CGIL- ha detto la segretaria dello SPI nella sua relazione- l’84% degli utenti della sanità sono persone ultra-sessantacinquenni: è sull’organizzazione della sanità stessa che si gioca la partita, perché l’organizzazione deve adattarsi ai processi d’innovazione che in medicina sono velocissimi. Nella nostra provincia è in corso la discussione fuorviante sul nuovo Ospedale: perché parlando di ospedale, strategicamente si evita di parlare d’altro. Le liste di attesa non dipendono dal fatto che ci sia o non ci sia un ospedale nuovo; dipendono dalle risorse, soprattutto umane, dipende da come si organizza l’intramoenia, da fattori altri. La sanità dovrà diventare il nostro cavallo di battaglia, la principale vertenza che il sindacato dei pensionati unitariamente dovrà condurre. Mi rivolgo agli amici e compagni di Cisl e Uil. La partita é già iniziata. A livello nazionale, CGIL, CISL e UIL hanno aperto a Salerno il mese scorso la grande vertenza sulla sanità e anche a livello regionale stiamo costruendo un’iniziativa unitaria importante. “
Durante la relazione, la Mastrantonio ha anche richiamato il lavoro svolto nelle scuole della provincia assieme ai Partigiani, il Progetto Memoria, che ha visto coinvolti migliaia di studenti; il progetto Fabbricare il Futuro, una ricerca storica che attualizza le grandi storie operaie del nostro territorio, a partire dalla stagione degli scioperi del 44; il rapporto con i giovani di Libera e con l’esperienza di Riace del sindaco Mimmo Lucano. “E’ con questo spirito innovativo che vorremmo sviluppare il progetto sull’alimentazione Pensa a Cosa Mangi. E’ una proposta, molto ambiziosa, per iniziare a parlare di un argomento che legheremo al ragionamento sulla longevità. Che vuol dire vivere in maniera sana, alimentandosi bene. Insegnare ai nostri ragazzi ad alimentarsi correttamente, come una volta, con i prodotti semplici e meno costosi. Siamo la generazione che ha imparato che non si butta via niente e che si può cucinare con gli avanzi. In questa società dei consumi, recuperiamo il pensiero dei nostri vecchi, diciamoci la chiave di lettura moderna: il riciclo, la sostenibilità ambientale, la lotta allo spreco.”
Positivo il bilancio per l’altra partecipazione al congresso e la qualità della azione sindacale dello SPI: “ Ci siamo posti un obiettivo alto, per noi è stata una scommessa politica. Volevamo fare uno sforzo grande. Siamo andati in quartieri, borghi, paesi montani e rivieraschi dove da molto tempo mancavamo o forse non eravamo mai stati. E’ stato un banco di prova, per lo più riuscito, e posso dire oggi che abbiamo fatto bene. Ed è proprio per questo che pensiamo che il congresso ci abbia caricato di una grande responsabilità, sarebbe sbagliato non tenerne conto per il nostro lavoro futuro, perché abbiamo costruito delle aspettative e ora non possiamo tradirle. In questi prossimi anni avremo il compito dare continuità al nostro lavoro e radicarci ancora di più sul territorio.”
Il congresso è stato chiuso dal segretario generale SPI CGIL della Liguria Bruno Sciaccaluga