“L’Asl 5 ha inviato 2950 lettere ad utenti, individuati dal MEF nei controlli incrociati, nelle quali, in base alla normativa vigente nazionale e regionale e al codice penale viene contestato il diritto all’esenzione per reddito a partire dall’anno 2019.
La missiva richiede, oltre al pagamento della prestazione erogata dall’ASL, anche la sanzione prevista dalla legge. Alcuni casi hanno registrato un esborso pari a qualche migliaio di euro.” Così Laura Ruocco, Spi Cgil, Antonio Montani, Fnp Cisl e Marcello Notari, Uil pensionati, che continuano: “Il problema ha interessato le nostre sedi presso le quali si sono rivolti diversi utenti spaventati e spesso inconsapevoli di aver superato il reddito. Una non consapevolezza che deriva anche dal fatto che la dichiarazione di aver diritto all’esenzione per reddito dopo i 65 anni viene fatta una volta sola e spetta poi all’utenza comunicare prontamente eventuali variazioni reddituali rivolgendosi all’ASL. Per la maggior parte essendo over 65 non hanno avuto la giusta sollecitudine nel comunicare la variazione.”
Continuano Ruocco, Montani e Notari: “Come Sindacati pensionati abbiamo chiesto e ottenuto un incontro con il dott. Cavagnaro, direttore generale Asl 5, accompagnato dai dirigenti interessati. A lui abbiamo chiesto l’impegno a rivedere casi specifici e di creare campagne informative e prevedendo il ravvedimento operoso senza sanzioni per gli anni 2020/21/22/23. Nello specifico a tal fine per gli anni a venire ci siamo attivati con le nostre Strutture Regionali che hanno richiesto urgentemente un incontro con la Regione Liguria per provvedere a dare indicazioni precise a tutte le Asl affinché diano la possibilità di effettuare il ravvedimento operoso senza sanzioni e la rateizzazione delle somme per gli anni a seguire.”