“Non bastava l’aumento delle diseguaglianze che, prima la crisi economica, poi la pandemia, hanno creato. L’esponenziale e repentino aumento dei costi energetici sta creando enormi difficoltà a migliaia di famiglie. I dati ci indicano un aumento delle tariffe di circa il 71% per quanto riguarda il gas e del 93% per l’energia elettrica, che equivalgono ad un aumento medio annuo di circa 1.500 euro a famiglia.” Così Laura Ruocco, Segretaria Generale dello Spi Cgil della Spezia, che continua: “Senza dimenticare un rialzo dell’inflazione, come da anni non si registrava, che inciderà principalmente sui redditi medio/bassi. Fummo i primi, nella nostra regione già nello scorso mese di settembre, a denunciare questo pericolo e chiedere un intervento del Governo. L’intervento, che pure c’è stato, è insufficiente e non allontana il rischio dei distacchi delle forniture di energia e gas per morosità incolpevole. Saremmo quindi di fronte ad una situazione sociale devastante. Per questo pensiamo che Regione ed Enti Locali devono mettere in campo interventi urgenti e concreti per sostenere la popolazione più in difficoltà e meno tutelata. La Contrattazione Sociale sarebbe lo strumento più indicato per realizzare questo risultato. Anche le multiutilities territoriali dovrebbero intervenire, destinando magari quote dei loro utili a scopo calmieratore delle tariffe, applicando così la responsabilità sociale delle aziende prevista dalla Costituzione. Procedimento che potrebbe essere seguito dai Comuni, destinatari dei riparti degli utili delle stesse multiutilities. Queste ultime dovrebbero inoltre facilitare il pagamento rateale delle bollette e permettere dilazioni.” Nella nota lo Spi specifica che le famiglie e gli utenti possono richiedere i bonus energia con Isee non superiore a 8.265 euro. Se si è in difficoltà a pagare, è possibile chiedere la rateizzazione delle bollette (senza interesse) al proprio gestore per i periodo 1/01/2022 al 30/04/2022. Il piano di rateizzazione prevede il pagamento del 50% del debito con la prima rata e il rimanente suddiviso in rate di pari importo. Il contratti di maggiore tutela sono prorogati fino al 31/12/2023. Si raccomanda di evitare di firmare contratti complessi per la fornitura di servizi senza le adeguate conoscenze.