“L’incremento del turismo nel 2018 alla Spezia è un dato positivo, ma sono necessari formazione, occupazione e strutture di qualità” Così Luca Comiti, segreteria della Camera del Lavoro della Spezia, che continua: “senza abbandonarsi a facili trionfalismi, i numeri vanno letti per quello che sono: il 70% dei turisti che arriva alla Spezia sono stranieri e questo primo assaggio di 2019 ci fa temere per il resto dell’anno, mentre già nel 2018 gli italiani arrancano: solo +2,5% negli arrivi e addirittura -4,8% nelle presenze, segno che non tutto è rose e fiori. Se davvero si vuole scommettere sul turismo come uno degli asset di sviluppo del territorio bisogna investire nella qualità dei servizi e della ricettività alberghiera, mentre nella nostra provincia si registra il più alto tasso di posti letto da extralberghiero, elemento che ha pesanti effetti sulla quantità e qualità dell’occupazione.”
Precisa Comiti: “bisogna sfruttare le risorse disponibili e la tassa di soggiorno deve diventare una reale occasione per investire nel settore. In particolare puntare sul marketing territoriale, nuovi pacchetti integrati che mettano assieme le eccellenze del territorio in un progetto organico.”
Conclude il dirigente sindacale: “E’ necessaria una cabina di regia, come già richiesto dalla Cgil Liguria, che veda coinvolti tutti gli attori economici, istituzionali ed associativi; la presenza dei sindacati ai tavoli è imprescindibile per contribuire a formare una visione strategica e progetti concreti per governare ed indirizzare l’industria turistica verso la destagionalizzazione ed una offerta complessiva sempre più competitiva e diversificata. Non dimenticando la formazione professionale, che, pur appartenendo a un capitolo di spesa diverso, in questo settore riveste un ruolo centrale per qualità del servizio offerto.”